B A N A R I
LE CHIESE
(a cura di Costantino GIOLA)
Oratorio di Santa Croce
A breve distanza dalla Casa Parrocchiale si trova l'Oratorio di Santa Croce che, pur non presentando caratteristiche architettoniche di rilievo al suo interno, colpisce subito il visitatore per la sua artistica facciata in pietra rossa banarese dei primi anni del secolo scorso.
La costruzione dello stesso risale alla fine del XVI secolo inizi del XVII e dall'erezione fino ai primi anni cinquanta del secolo scorso è stato officiato dall'omonima Confraternita.
A conferma della sua esistenza nel XVII secolo vi è la relazione della visita pastorale di Mons. Juan Morillo del 12 marzo 1688, essendone Amministratore Antonio Sasso Masala che presentò la rendicontazione delle rendite e la richiesta di poterne utilizzare una parte per urgenti riparazioni allo stesso.
Dal 1834 fino al 1887 all'Oratorio era annesso un cimitero.
Come sommariamente accennato nella parte relativa al profilo storico - sociale del paese la gestione era affidata alla Confraternita, assistita da un Cappellano, secondo il Regolamento della metà del XVI secolo che disciplinava sia l'organizzazione interna dei confratelli e consorelle, sia i compiti ed i doveri religiosi.
Tale Regolamento che si ritiene la copia di altro in uso a Osilo viene fatto risalire al 1549 ad opera del Priore Giuseppe Marongiu aveva come intestazione "Regulas, Capitulos chi deven osservare sos Confrades e Consorres de Santa Rughe".
Giorno particolarmente solenne era il 3 maggio, festa della Invenzione della Santa Croce, durante il quale si procedeva all'elezione del Priore e della Prioressa.
Fra le cerimonie più importanti alle quali erano obbligati alla partecipazione sono da ricordare la processione per San Sebastiano, per la Benedizione dei campi, il giorno dell'Annunciazione alla Madonna di Cea ed i riti della Settimana Santa.
